Bike the Nobel
Il progetto MO.SO.TO. ha sostenuto l'iniziativa del programma radiofonico Caterpillar di Radio2 a favore dell'assegnazione del premio Nobel per la bicicletta.
L'iniziativa che ha ottenuto un buon riscontro in termini di popolarità, non si è comunque qualificata tra le categorie presentate
MANIFESTO IDEOLOGICO
(un libero e gioioso collage di inni alla bicicletta letti in giro per il web)
- La bicicletta è il mezzo di spostamento più democratico a disposizione dell’umanità
- Permette a tutti di muoversi, poveri e ricchi. Riduce le differenze sociali
- La bicicletta non causa guerre
- Riduce il bisogno di petrolio ed i conflitti si fanno spesso per il petrolio
- La bicicletta cambia il modello di sviluppo
- Ogni chilometro pedalato genera un beneficio di 16 centesimi di euro per la società, ogni chilometro percorso in auto provoca un danno di 10 centesimi. (Copenhagen Bicycle Account)
- La bicicletta causa meno incidenti stradali
- Più di un milione di persone muoiono ogni anno nel mondo per incidenti stradali causati dal traffico motorizzato. La bicicletta uccide raramente
- La bicicletta non inquina
- Risparmiando le persone dal rischio di malattie e i sistemi sanitari dai costi delle cure
- La bicicletta aiuta a restare in salute
- La bicicletta è stata un strumento dei movimenti di liberazione e resistenza di molti paesi
- In Italia, durante l’ultimo conflitto, è stata il mezzo di trasporto privilegiato dalle staffette partigiane
- Gino Bartali ha trasportato con la sua bicicletta documenti falsi che hanno messo in salvo ottocento ebrei perseguitati dal nazifascismo
- La bicicletta è un strumento di crescita per l’infanzia
- Rende i bambini autonomi e indipendenti
- La bicicletta elimina le distanze fra i popoli
- I cicloviaggiatori sono accolti ovunque con favore: la bici è un mezzo che comunica rispetto e avvicina le persone e le culture
- La bicicletta “È la chiave di movimento e lettura delle grandi città. Un contributo sociale. E non ha controindicazioni. Fa bene al corpo e all’umore. Chi va in bici, fischietta, pensa, progetta, canta, sorride. Chi va in macchina, s’incattivisce o s’intristisce. La bicicletta non mi ha mai deluso. La bicicletta è sorriso, e merita il Nobel per la pace”. (Alfredo Martini, Marco Pastonesi, La vita è una ruota, Ediciclo, 2014)
- Alfred Nobel fece un mucchio di soldi con la dinamite ed il commercio di armi. Quando muore suo fratello, Ludwig, un giornale lo scambia per lui e scrive Il mercante della morte è morto. Lui, leggendo il suo necrologio, ci rimane male, decide di diventare un uomo migliore e fa testamento. Lascia tutti i suoi soldi per premiare «coloro che più abbiano contribuito al benessere dell’umanità nella fisica, chimica, medicina, letteratura e pace” La pace è il premio più importante. Alfred Nobel andò dal notaio in bicicletta.
- La bicicletta fa di tutti noi degli uomini migliori